Creatix LC 144 VF Manual do Utilizador Página 13

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racconta un episodio in cui Guerrico è protagonista della conversione alla vita regolare di un
giovane che poi diventerà Fra Fiorenzo di Piccardia, anch’egli maestro di teologia a Parigi.
Un pio frate, Maestro in teologia a Parigi, quando era ancora studente a Bologna, veniva
esortato ad entrare nell’Ordine, sia da fra Guerrico che allora vi insegnava, sia da molti altri
frati. Ma lui si intestardiva ogni giorno di più a non volervi entrare. Il Venerdì Santo andò ad
ascoltare l’ufficio in un’altra chiesa, perché temeva che se fosse andato in quella dei frati, lo
avrebbero esortato ad entrare nell’Ordine e in un giorno commovente come quello, ben
difficilmente sarebbe riuscito ad opporsi al loro invito. Trovò un salterio e lo aprì a caso. Gli
cadde sotto gli occhi quel versetto: Se non vi convertirete, Dio porrà mano alla spada,
tenderà il suo arco e lo terrà pronto. A queste parole, come se gli fossero state inviate da Dio,
si commosse profondamente e scoppiando in pianto chiuse il libro. Alzatosi, corse poi subito
da fra Guerrico e, senza dir altro, come se fosse fuori di sé, gli disse: «Fra Guerrico, non
aspettate!». E siccome quello non aveva capito e lo guardava meravigliato, aggiunse:
«Suonate la campana per convocare il Capitolo». Allora il frate capì ciò che intendeva dire e
pieno di gioia fece subito suonare la campana. E fu ammesso. Tutti si meravigliarono e
lodarono Dio per una così meravigliosa ed improvvisa conversione, perché non aspettò un
mese né la rimandò di un giorno solo, ma senza neppure tornare all’ospizio prese l’abito
immediatamente. Tutto ciò lo raccontò poi lui stesso ai frati
9
.
Tale testimonianza aggiunge un altro dato: Guerrico insegnò al convento domenicano di
Bologna
10
, ma il periodo preciso resta di difficile determinazione. Solitamente, nelle notizie
biografiche che precedono l’elenco delle opere nei repertori, l’insegnamento bolognese viene
collocato prima che Guerrico prendesse la licenza in teologia, dunque durante gli anni di studio a
Parigi, ma ci sembra un’ipotesi da scartare, visto che gli studenti di teologia avevano l’obbligo di
seguire i corsi e di partecipare attivamente alla vita dell’università
11
. Altrettanto da scartare è
l’ipotesi di un insegnamento contemporaneo a quello parigino, evidentemente impossibile anche
per questioni logistiche. Più probabile sembra invece ipotizzare che Guerrico si trasferì a
Bologna dopo aver concluso la reggenza a Parigi, nel 1242. Libero da ogni dovere, il maestro
poté trasferirsi nello studium bolognese. L’unica notizia relativa al soggiorno bolognese è legata,
come visto, all’ingresso nell’ordine domenicano di Fiorenzo di Piccardia. Dalle brevi notizie
riportate su quest’ultimo da Jacques Quétif e Jacques Echard
12
, si sa soltanto che risulta membro
del capitolo domenicano del 1259 in qualità di maestro in teologia. Quest’unica datazione a
nostra disposizione non escluderebbe che Fiorenzo sia entrato nell’ordine nel 1242 e, di
9
Storie e leggende medievali cit. (alla nota 1), 241, pp. 269-270.
10
In questi anni, presso l’università di Bologna, era attiva soltanto la facoltà di diritto; Guerrico, dunque,
già maestro delle arti e medico, non poteva che insegnare nel convento domenicano.
11
Cfr. P. GLORIEUX, L’enseignement au moyen âge. Techniques et méthodes en usage à la Faculté de
Théologie de Paris, au XIII siècle, in «Archives d’histoire doctrinale et littéraire du Moyen Age», 35 (1969), [pp.
65-186], pp. 94-99.
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Cfr. J. QUÉTIF J. ECHARD, Scriptores Ordinis Fratrum Praedicatorum, I, Paris 1719, p. 139.
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